mercoledì 18 settembre 2013

L'esorcismo di un istante.

"Caduta.
Le ginocchia erano sbucciate, come una delle tante volte in cui si cade quando si è piccoli.

La vita era diventata come uno di quei bambini dispettosi.
Si divertiva a gettarmi addosso granelli di terra.
Uno dopo l'altro mi hanno sommersa.

Apro gli occhi, era buio.
Le dita si erano irrigidite e compulsivamente scavavano via manciate di terra.
Scricchiolava sotto i miei denti come zucchero.
Si incastrava sotto le unghie.
Macchiava i miei vestiti.
Scivolava tra i miei capelli.

Mi feci strada nel buio, fino ad oggi, quando arrivò la luce.

Un ticchettio ritmico era sopra la mia testa.
La pioggia scivola lungo le vene della terra come fosse sangue.
Fresca ricade sulle mie guance.
Lava i miei capelli.
Pulisce la mia pelle.

Ora posso riaprire gli occhi.
Ora sono viva."

Oggi avevo voglia di scrivere.
Grazie.
Denise

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